CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
quando chiedevano l'elemosina a voce bassa, tendendo le mani; pareva si vergognassero di chiederla. Vedendoli andare attorno sempre insieme, allegri e
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
Formica era sempre di buon umore. - Che ve ne fate dei quattrini, comare Formica? - Quando saranno parecchi, me ne farò una frittata. - O che si mangiano
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conoscenza, e li faceva ridere con le sue barzellette. Qualcuno, curioso, gli domandava: - Ramaio, quando mariterete le figliole? - Presto. La
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una parola; poi quando questa, nelle belle giornate, la conduceva per mano a sedere in un angolo del giardino, e, nelle giornate cattive, presso la
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
per terra, essi facevano tanti bei castelli in aria: - Quando avremo un bambino ... - O una bambina ... - Tu prenderai un garzone. - E tu starai in
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
C'era una volta un Re che era arrivato quasi alla vecchiaia senza avere un figliolo, e non sapeva consolarsene. Finalmente quando meno se l'aspettava
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
mangiarla, miagolava, si ritirava indietro. Ma quando la Principessa si era ficcata in testa una cosa, non c'era verso di farla desistere. - Il gattino
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cosi. - Carbonella, vuoi fare il chiasso con noi? - Ve la do io la Carbonella! Li rincorreva, e quando li aveva raggiunti, con una stropicciatina delle
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, afferrando il filo o fermando il fuso col pericolo di farsi storpiare una manina. La poveretta, quando era sola in casa, e il bambino dormiva in una
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gli domandava per chiasso: - É vero? con mezzo soldo uno staio? Non rispondeva e tirava via: - Lupin dolci, lupini, lupinaio! Il guaio era quando
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, riempiamoci le tasche! E quando se le furono riempite ben bene, prendendo a manate diamanti, rubini, topazi dai mucchi che ingombravano il suolo, si voltarono
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valgono. Venne il fiore, grosso, giallo, e più tardi spuntò anche il frutto; non c'era più da dubitare. - É stata una bella beffa! Quando questa zucca